Dalle nostre parti si dice che il pesce puzza dalla testa. Un detto popolare che affonda le proprie radici nell’esperienza delle tradizioni.

Dalle nostre parti si dice che il pesce puzza dalla testa. Un detto popolare che affonda le proprie radici nell’esperienza delle tradizioni.
Serve ripartire dal pensiero e dalle biografie di chi ha scritto quella storia, il cui eco giunge fino a noi come monito di futura umanità.
Ognuno di noi può fare la sua parte, oggi più che mai. Non solo nel rispettare le regole per la sicurezza di tutte e tutti, ma nel reclamare e praticare un cambiamento radicale.
In sostanza, il Governo offre una sanatoria per i datori di lavoro di certi settori che impiegano in nero sia cittadini italiani sia stranieri irregolari.
Bisogna fermare questa deriva, bisogna difendere il nostro meraviglioso mare dagli assalti di chi lo considera un bancomat o una discarica.
La produzione culturale, per sua stessa natura, non può avere la funzione prevalente di attrarre e intrattenere turisti. La ricchezza che ne deriva coincide con la crescita complessiva della consapevolezza e della coscienza sociale, a partire dalla comunità che la esprime.